Le crisi focali iniziano in una zona circoscritta del cervello da cui, in alcuni casi, possono propagarsi poi ad altre aree cerebrali, invece, le crisi generalizzate coinvolgono fin dall’inizio entrambi gli emisferi cerebrali.1
Un esempio di crisi epilettica generalizzata è rappresentato dalla crisi tonico-clonica, in cui il soggetto perde coscienza improvvisamente, può emettere un urlo, cade a terra irrigidito (fase tonica), e successivamente presenta scosse in tutto il corpo (fase clonica); durante la crisi la persona può mordersi la lingua o perdere il controllo degli sfinteri. Altri tipi di crisi generalizzate sono invece meno eclatanti da un punto di vista clinico, come ad esempio le crisi di assenza che si presentano soprattutto in età infantile. Nella maggior parte dei casi le crisi si verificano all’improvviso, in altri, invece, sono precedute da sensazioni particolari, conosciute come aure epilettiche. Le crisi epilettiche possono essere isolate ma anche ripetersi in serie e, in genere, hanno una durata variabile da pochi secondi a pochi minuti.1