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Cos'è l'Epilessia?

L’epilessia può colpire chiunque. È un problema di vasta rilevanza sociale che, in Italia, interessa l’1% della popolazione, ossia circa 500.000 persone. Può insorgere in qualsiasi momento della vita, anche se la maggior parte dei casi esordisce durante l’infanzia o in età avanzata.1

L‘epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla predisposizione all’insorgenza di crisi epilettiche, un evento clinico provocato da una scarica elettrica anomala a livello della corteccia cerebrale, localizzata o diffusa, che può essere asintomatica o provocare disturbi anche significativi.2

La notevole diversità di forme cliniche comporta anche impatti variabili sulla vita quotidiana: la maggior parte delle forme di Epilessia è compatibile con una qualità di vita pressoché normale, altre forme, più rare, sono invece di gravità più severa e sono associate ad altri sintomi neurologici, cognitivo-comportamentali e psichici.1

Si ritiene che cause genetiche siano alla base della maggior parte delle Epilessie; altre, invece, sono dovute a lesioni strutturali cerebrali che si possono verificare in gravidanza o durante il parto per sofferenza fetale, oppure essere conseguenti a malformazioni del cervello, a esiti di malattie infettive del sistema nervoso centrale, di traumi cranici gravi, di tumori cerebrali, di ictus cerebrali, di malformazioni dei vasi sanguigni cerebrali. Altre cause di Epilessia sono quelle infettive, metaboliche e disimmuni. Non si riesce a identificare la causa di tutte le Epilessie, che talvolta purtroppo restano ad eziologia sconosciuta.1

Esistono inoltre molti fattori esterni che possono facilitare la comparsa, in un soggetto predisposto, di una crisi epilettica, come ad esempio stress psicofisici eccessivi, modificazioni del ciclo sonno-veglia, assunzioni eccessive di alcol o droghe, esposizione a certi stimoli luminosi.1