Le ossa sono in costante rinnovamento ma, con l’avanzare dell’età, la perdita di massa ossea è più veloce della sua rigenerazione. La probabilità di sviluppare l’osteoporosi è correlata alla quantità di massa ossea sviluppatasi in età giovanile, oltre alla componente ereditaria che può variare anche in funzione dell’etnia. Gli specialisti suddividono l’osteoporosi in tre gruppi in funzione dei fattori che la causano. Si possono distinguere:
- Osteoporosi idiopatica, in giovani e adulti, la cui causa è sconosciuta.
- Osteoporosi post-menopausa, causata dalla riduzione di estrogeni.
- Osteoporosi senile, causata dall’invecchiamento.
Inoltre, esistono le cosiddette osteoporosi secondarie, conseguenza di altre patologie principali, tra cui le patologie reumatologiche, ematologiche, endocrinologiche o altre patologie correlate al consumo di farmaci quali corticosteroidi o eparina.
Alcune persone hanno più probabilità di avere l’osteoporosi rispetto ad altre perché presentano uno o più fattori di rischio. Alcuni fattori di rischio non sono modificabili, mentre altri lo sono poiché dipendono da abitudini di vita e abitudini alimentari; per esempio, adottando uno stile di vita sano si può ridurre il rischio di osteoporosi e, di conseguenza, il rischio di fratture da fragilità.